domenica 23 marzo 2008

domenica 2 marzo 2008

Calunnie e bugie




La calunnia è un venticello

Un'auretta assai gentile

Che insensibile sottile

Leggermente dolcemente

Incomincia a sussurrar.

Piano piano terra terra

Sotto voce sibillando

Va scorrendo, va ronzando,

Nelle orecchie della gente

S'introduce destramente,

E le teste ed i cervelli

Fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendoLo schiamazzo va crescendo:

Prende forza a poco a poco,

Scorre già di loco in loco,

Sembra il tuono,

la tempesta

Che nel sen della foresta,

Va fischiando,

brontolando,

E ti fa d'orror gelar.

Alla fin trabocca, e scoppia,

Si propaga si raddoppia

E produce un'esplosione

Come un colpo di cannone

,Un tremuoto, un temporale,

Un tumulto generale

Che fa l'aria rimbombar.

E il meschino calunniato

Avvilito, calpestato

Sotto il pubblico flagello

Per gran sorte va a crepar.


Rossini - Il Barbiere di Siviglia